PROGETTO AFFIDO

PROGETTO AFFIDO " M-INCONTRO"

Obiettivo generale: 
Avvicinare il mondo della scuola ai problemi dei minori affidati/adottati,  in stato di "abbandono" al fine di creare le condizioni per un migliore inserimento degli stessi.  

Obiettivi specifici:
  •  potenziamento delle conoscenze degli insegnanti sulla situazione dei minori adottati, in affido o in stato di abbandono e sugli aspetti (giuridici, sociali e psicologici) che coinvolgono il loro percorso;  
  • potenziamento delle conoscenze degli studenti sulle problematiche dei loro coetanei;
  •  miglioramento delle capacità relazionali, di interazione e di espressione degli alunni coinvolti. 
Risultati attesi:

  • gli insegnanti coinvolti  acquisiscono competenze adeguate sulla tematica dell’integrazione scolastica dei minori in affido e sono in grado di trasmettere le conoscenze acquisite anche a nuovi colleghi;
  • gli alunni coinvolti comprendono l'importanza e il valore dell’integrazione;
  • gli alunni migliorano le proprie capacità espressive e relazionali tra pari.

La scuola è un punto nodale dei bambini/ragazzi in affidamento etero-familiare per le seguenti ragioni:
  • è uno specchio nel quale il bambino affidato ha un confronto di relazione con i compagni e con altre persone di riferimento che entrano nella sua vita;
  • è un banco di prova del raggiunto stato di equilibrio interiore nel mondo del ragazzo diviso tra due famiglie e due appartenenze;
  • è un banco di prova per la famiglia affidataria nel percorso educativo che ha intrapreso.
La scuola, a volte, può essere impreparata alla gestione educativa e formativa dei ragazzi in affido etero-familiare.
Questo progetto nasce dall'esigenza di stringere una vera e propria collaborazione con i docenti affinché, di fronte a casi di affido familiare, si sappia che il Centro per l'Affido e la Solidarietà familiare offre supporto e informazione.

Questo percorso propone di attuare, all'interno del gruppo classe; alcuni momenti riservati alla riflessione-azione: dialogo attivo con i ragazzi e le insegnanti rispetto ai temi della solidarietà, dell'affido, dell'accoglienza e della famiglia, coronato da azioni didattiche di vario tipo ( disegni, testi, opere creative, oggetti, ricerche, filmati).
Per quanto riguarda l'aspetto psico-pedagogico, l'equipe del Centro per l'Affido familiare affianca le insegnanti nell'affrontare tematiche legate alle emozioni, alle relazioni interpersonali e familiari utilizzando la dinamica di gruppo come veicolo di comunicazione.
Tale percorso si pone l'importante obiettivo di  far acquisire gli strumenti del sapere che  consentiranno al bambino di accedere al mondo adulto. Proprio perché in questa fase evolutiva il bambino comincia ad aprirsi al confronto con gli altri, a tener conto delle differenze e valutare le somiglianze ed è stimolato dall'ambiente che lo circonda che acquisisce una serie di conoscenze e capacità cognitive fondamentali per la sua crescita.
In questo contesto il gruppo diventa esperienza di transizione tra la famiglia e il mondo esterno. Sul gruppo il bambino proietta e sperimenta i sentimenti provati nei confronti dei genitori e fratelli.
In tal senso è stato creato uno spazio in cui i bambini possono far circolare i loro pensieri concreti e i primi pensieri  astratti, trattando temi conosciuti come la famiglia, per poi dirigersi verso concetti più complessi come la solidarietà, l'accoglienza, la fiducia, l'affido.
La rappresentazione creativa che viene fatta successivamente è un'occasione di ulteriore riflessione individuale e di gruppo, permette al bambino di porsi ulteriori domande e relazionarsi con il mondo adulto mediante la sua curiosità.
La condivisione poi dell'attività progettuale e delle rappresentazioni grafiche che ne risulteranno avverrà insieme ai genitori e agli insegnanti. 
Per il momento la classe ha vissuto il 1°step :
la mattina del 12 Marzo 2015 sono venute a trovarci in classe la Dr.ssa Bovolenta (psicologa) e la Dr.ssa Sgobbi (educatrice) per parlare con i ragazzi delle tematiche inerenti l'accoglienza, la famiglia, l'affettività, la fiducia, l'affido, i legami e la solidarietà. I ragazzi hanno risposto in modo positivo, partecipando con interesse e curiosità . ;-)


Fase laboratoriale 2°step: 

I ragazzi, in questa fase del progetto,dopo aver trattato in classe con gli insegnanti la tematica dell'affido attraverso un dialogo condiviso, sono stati  invitati a realizzare un elaborato, osservando e manipolando differenti tipi di materiali al fine di creare un  assemblaggio grafico e linguistico che, ottimizzando l’apporto di ciascuno, giungerà a produrre un lavoro collettivo. L'elaborato scelto dai ragazzi è stato un  "Gioco dell'oca sul tema dell'affido".Tutto il lavoro è stato quindi analizzato e commentato mettendo in luce le scelte del singolo e le sue ragioni profonde, curando e educando anche la capacità linguistica e interattiva di ciascuno.

I ragazzi all'opera. Clicca sull'immagine per vedere le fotografie: 



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Incontro finale con il Dirigente scolastico,gli insegnanti,il Casf e gli alunni 3°step: 

L'incontro è previsto per il giorno 8 giugno 2015 alle ore 17:30 presso la scuola primaria "S.Todaro" di Sottomarina di Chioggia (Ve).


Relazione finale dell'insegnante:


L’idea di collaborare con il Casf di Chioggia è nata dal desiderio di sensibilizzare i ragazzi e le loro famiglie sulla cultura dell’affido. Che cos’è l’affido? Può capitare che una famiglia in difficoltà non possa accudire adeguatamente i propri figli. In questi casi l’affido familiare può garantire ai bambini il diritto di crescere in una famiglia capace di creare rapporti affettivi e un ambiente idoneo alla loro crescita, una famiglia di supporto, fino al momento in cui i problemi della propria non saranno risolti. All’inizio, quando ho proposto questa collaborazione con il Casf , i ragazzi erano un po’ diffidenti , poi, subito dopo il primo incontro con la Dott.sa Elisa Bovolenta e la Dott.sa Roberta Sgobbi, hanno aderito a “cuore aperto” al progetto. Ho ritenuto che proprio i bambini potessero essere i portavoce di tale progetto, con il loro entusiasmo, con la loro gioia, con il voler essere solidali nei confronti dei loro coetanei meno fortunati. In questa ottica, ho coinvolto i bambini, che hanno partecipato in modo attivo a tutte le fasi del percorso. Inoltre, questa esperienza ha permesso ai ragazzi di conoscere meglio i propri amici di scuola, di comprendere quali sono i diritti dei bambini, quindi la valenza dell’affido. Per affrontare in classe il tema dell’affido, sono partita dai bambini stessi, cercando di farli riflettere sui propri bisogni, facendo emergere l’importanza e il valore degli atteggiamenti di accoglienza e senso di benessere di cui godono nell’ambito della propria famiglia. Il risultato di questo progetto si è concretizzato con la realizzazione di un elaborato da parte del gruppo classe: un “Gioco dell’oca per l’affido”, al quale ciascuno di loro ha apportato il proprio contributo. I ragazzi hanno partecipato alle varie iniziative con estrema motivazione e coinvolgimento emotivo. Le attività svolte hanno riguardato lo sviluppo di competenze empatiche ed in particolar modo la consapevolizzazione dei propri vissuti emotivi in riferimento al tema della famiglia. Ciò che mi ha sorpreso ed emozionato durante l’osservazione delle varie fasi del percorso è stata la sensibilità, la delicatezza e l’attenzione con cui i bambini hanno affrontato questa tematica; hanno dimostrato di aver ben chiaro cosa significa avere una famiglia , avere un “luogo” fisico e non, dove trovare protezione, accudimento, affetto.

Un grazie speciale ai colleghi che mi hanno supportato in questo percorso, in particolare l'ins. Eleonora Segato di I.R.C e l'insegnante di sostegno Francesca De Luca e l'ins. Paolo Boscolo Sesillo.



Il Casf ha sede presso i Servizi Sociali Comune di Chioggia (Ve), Palazzo Morosini 1327, in Corso del Popolo a Chioggia.
Orari di apertura: lunedì e martedì dalle 9 alle 12. Tel. 041 55 34 093, fax: 041 5534018, e-mail: casf@chioggia.org Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .


Segnalo infine il seguente link :http://www.paolascalari.it/scritti/articoli/232-mi-affido-ti-affidi.html della Dott.ssa  Paola Scalari ,Psicologa, Psicoterapeuta e Psicosocianalista. 







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